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LettVoc TO20

 

Potenza misteriosa della fede e della preghiera: una donna straniera riesce a far cambiare idea a Gesù facendosi dare quell’ascolto che sembrava impossibile e definitivamente negato.

Una preghiera di domanda, quella della cananea, come è spesso la nostra preghiera: è giusto che sia così, perché in questo modo riconosciamo il nostro essere poveri e bisognosi di fronte a Dio e alla vita.

Ma che cosa possiamo domandare, dal momento che il Padre ci ha già dato tutto, donandoci il suo Figlio Gesù? In Cristo abbiamo ricevuto la vita nuova, siamo stati introdotti  nella vita stessa di Dio. Che cosa potremmo chiedere di più?

Già, ma è pur vero che tutti facciamo esperienza di non riuscire ad accogliere sempre e pienamente questo dono; fatichiamo a sentirci veramente figli di Dio, amati in modo concreto dal Padre, soprattutto nei momenti più difficili, in cui la realtà ci fa perdere fiducia o ci mette in contatto con il male, il fallimento, la morte.

Non accogliamo il dono che il Signore Gesù ci porta perché non lo incontriamo.

La preghiera rende possibile un incontro vero con Cristo; essa non cambia il cuore di Dio (costante e sicura è la sua volontà di salvezza per tutti gli uomini, per questo mondo, per questa storia), ma il nostro cuore, perché si disponga, si apra ad accogliere la presenza benedicente di Dio nel suo Figlio.

Prospettiva, questa, che ci può aiutare nella richiesta al Signore di farci comprendere la sua volontà, la sua chiamata vocazionale.

Quando ci mettiamo alla presenza di Cristo e nulla sembra cambiare, tutto sembra tacere, non è perché siamo davanti ad un muro silenzioso e a volte duro e insormontabile, ma perché stiamo incontrando il cuore esigente di chi dà tutto se stesso per noi, per amore nostro; il cuore di chi ci provoca per farci crescere, di chi con libertà esige e, chiedendoci fiducia, rende possibile la nostra libera risposta.

 

Signore mio Gesù, non voglio che nulla separi il mio cuore dal tuo,

non voglio che qualcosa sia nel mio cuore senza che non sia immerso nel tuo.

Tutto quel che vuoi io lo voglio, tutto quel che desideri io lo desidero.

Dio mio, ti do il mio cuore, offrilo assieme al tuo a tuo Padre,

come qualcosa che è tuo e che ti è possibile offrire perché esso ti appartiene.

Charles De Foucauld

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