Da domenica 11 fino a domenica 18 aprile avrà luogo la Settimana vocazionale del Seminario nell'unità pastorale di Fontanelle (Fontanelle, Lutrano, Vallonto e Fontanellette).
Da domenica 11 fino a domenica 18 aprile avrà luogo la Settimana vocazionale del Seminario nell'unità pastorale di Fontanelle (Fontanelle, Lutrano, Vallonto e Fontanellette).
Le comunità del Seminario riunite hanno rinnovato anche quest'anno l'atto di affidamento al Cuore Immacolato di Maria. Una tradizione che si ripete nel giorno della Festa della Beata Vergine di Lourdes (l'11 febbraio) fin dal 1943. La Santa Messa con la processione fino alla grotta edificata nei cortili del Seminario è stata presieduta da mons. Piersante Dametto, figura cara al Seminario dove è vissuto a lungo e dove è stato rettore tra gli anni '80 e '90. Coinvolgenti sono state le parole della sua omelia con le quali ha esortato ad impegnarsi per le persone ammalate e fragili. Poi i seminaristi e gli educatori si sono recati alla grotta dove hanno rinnovato la speciale preghiera alla Vergine: "Ti supplichiamo, o Regina del Cielo, d'esserci Madre e Maestra: è in Te che possiamo conoscere meglio la volontà del tuo Figlio Gesù, ed è con Te che possiamo compiere sempre ciò che a Lui piace. [...]".
https://www.seminariovittorioveneto.it/2014-12-04-07-38-05/vita-del-seminario?limit=5&start=20#sigFreeId26f9360b88
Nel pomeriggio di venerdì scorso, 22 gennaio, il vescovo emerito mons. Alfredo Magarotto ci ha lasciati.
Desideriamo ringraziare il Signore per la presenza costante e la cura paterna che il vescovo Alfredo ha avuto nei confronti del Seminario che, fin dal suo ingresso in diocesi il 29 giugno 1997, definì “cuore della diocesi e del vescovo”.
Non perdeva occasione per ravvivare nella diocesi la preghiera e l’impegno per le vocazioni al ministero ordinato: tante volte invitava a pregare con questa intenzione ed egli stesso, molte spesso, si avvicinava ai ragazzi e i giovani che incontrava - specialmente ai chierichetti (in foto, il vescovo Magarotto alla Festa diocesana del 2002) - per proporre, con discrezione e senza giri di parole, l’esperienza del Seminario e la vocazione del prete.
Riportiamo qui di seguito l’omelia tenuta nell’ultima celebrazione che ha presieduto in Seminario lunedì 12 gennaio 2004, al termine del suo ministero episcopale in mezzo a noi, dove traspare tutta la sua delicata attenzione per il cammino di ciascuno.
Siamo certi che dal cielo continuerà ad intercedere per noi e ad accompagnare il cammino vocazionale e formativo dei seminaristi di oggi e, soprattutto, di quelli di domani!
Carissimi Superiori e professori, seminaristi, genitori e quanti partecipate a questa santa Messa: vi saluto tutti nel nome del Signore.
Ringrazio il rettore, don Graziano, che mi ha invitato a presiedere questa celebrazione di ringraziamento a Dio al termine del mio servizio pastorale in questa cara diocesi di Vittorio Veneto.
Ma prima vorrei che ringraziassimo il Signore per il dono che ci ha fatto con la nomina del nuovo vescovo, mons. Giuseppe Zenti. Ieri, in cattedrale a Verona, abbiamo partecipato commossi alla sua ordinazione episcopale. Anche in questa Messa vogliamo ricordarlo perché lo Spirito Santo lo illumini e conforti nel ministero pastorale che il primo febbraio inizierà a svolgere in mezzo a noi.
L'avvicendarsi dei vescovi alla guida delle diocesi può costituire per tutto il Seminario e per ciascuno in particolare motivo di riflessione sul cammino percorso e stimolo ad adempiere con rinnovato impegno il compito di discernimento vocazionale e di formazione al presbiterato. Anche la Parola di Dio che è stata ora proclamata si colloca in questa prospettiva: Gesù invita alla conversione, è la prima cosa che ci chiede, è il dovere permanente di ogni cristiano, di ogni figlio di Dio.
Nella vita spirituale non dobbiamo mai fermarci, mai accontentarci di quello che siamo; le mete raggiunte devono costituire solo una tappa, il punto di partenza per salire più in alto; la mediocrità, la tiepidezza, l'accidia, la pigrizia, la ricerca di sconti come ai saldi di fine stagione non devono trovare posto nella nostra vita.
"Duc in altum" ci dice Gesù, "prendi il largo", guarda più in alto e più lontano. Teniamo fissi i nostri occhi su di Lui, il Figlio prediletto nel quale il Padre si è compiaciuto, Cristo Risorto, centro e fondamento della nostra fede. Egli è vivo e operante nella Sua Chiesa e sempre in mezzo a noi continua a passare lungo le nostre strade; "ecco - Egli dice - io sono con voi tutti i giorni".
Cari seminaristi, Gesù vi vede, come un giorno ormai lontano passando sulla riva del mare di Galilea vide Simone e Andrea suo fratello, Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo; vi vede, vi conosce per nome, conosce quelli che c'erano già durante lo scorso anno scolastico, e i nuovi entrati quest'anno nelle varie classi del Seminario Minore - Mauro, Leonardo, Davide, Manuel, Riccardo - i nuovi della Comunità Vocazionale di Premaor - Lorenzo, Denis - e conosce Alberto in sesto anno di teologia, che è il più avanti di tutti. Vi conosce per nome, uno per uno, e dice a tutti: "Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini". È l'atto di fiducia e di amore più grande che il Signore possa farvi perché è la chiamata a stare con Lui e a continuare poi la sua missione evangelizzatrice; "come il Padre ha mandato me - dice Gesù - così io mando voi". Preghiamo perché non manchi la vostra risposta, il vostro “Eccomi” con l'aiuto di Maria Santissima modello del vostro futuro.
+ Alfredo, vescovo
da "Mondo S", n° 23 (2004), p. 7.