SEMINARIO MINORE
È una specifica comunità per l’iniziale discernimento e accompagnamento delle vocazioni al presbiterato nell’età della preadolescenza e dell’adolescenza.
Il seminario minore offre a ragazzi e adolescenti una proposta di vita al seguito di Gesù, in un contesto comunitario, tenendo conto delle esigenze tipiche dell’età.
230 giorni all’anno da vivere insieme per:
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Crescere
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Prepararsi alla vita
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Scoprire e maturare la propria vocazione
La Comunità del Seminario Minore non è “collegio”, ma è una vita insieme, è una casa più grande, è un gruppo stabile, è un cerchio fraterno, è condividere gioie e fatiche ogni giorno e settimana dopo settimana, è una famiglia allargata, è… tante altre cose ancora!
UNA COMUNITA’ PER ESSERE…
I ragazzi delle superiori, guidati da alcuni sacerdoti educatori, vivono insieme un’esperienza comunitaria che aiuta ciascuno a diventare:
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Robusto e appassionato della vita attraverso: l’amicizia e l’aiuto reciproco; l’educazione all’autonomia e allo spirito di iniziativa; il gioco e le attività sportive
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Contento dei doni che ha ricevuto e intento a farli fruttare attraverso: la scuola e lo studio; le lezioni di canto, pianoforte e chitarra; i viaggi culturali e i pellegrinaggi
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Aperto e disponibile all’amore di Dio che chiama, con uno spirito di libertà, di generosità e di coraggio, attraverso: la preghiera, la Messa e la confessione; lo spirito diocesano e le attività missionarie; la catechesi; i ritiri spirituali mensili e gli esercizi spirituali annuali.
COMUNITÀ VOCAZIONALE
La comunità vocazionale, attualmente ubicata nella casa parrocchiale di Castello Roganzuolo (TV), è nata nel 1988, a Premaor di Miane (TV), per la decisione del Vescovo e del presbiterio di avviare una pastorale vocazionale rivolta ai giovani e agli adulti, che - corrispondendo alla chiamata del Signore - intendono porsi sulla via del sacerdozio. Infatti, la tendenza nei giovani a differire nel tempo le scelte esistenziali, la diversità, la complessità e la frammentazione degli odierni contesti di vita rendono normalmente necessario, per i giovani che non provengono dal seminario minore, uno specifico itinerario di introduzione al seminario maggiore.
La comunità vocazionale, pur essendo parte integrante del seminario, ha una sua particolare fisionomia ed è gestita con una certa autonomia, allo scopo di essere maggiormente adatta alla formazione di persone, che hanno alle spalle non l'esperienza del seminario minore ma situazioni di vita assai varie e ritmi personali molto diversi.
Per entrare nella comunità vocazionale occorre aver fatto parte almeno per un certo tempo del gruppo "Diaspora": gruppo costituito da giovani, che partecipano ai ritiri mensili della comunità vocazionale e si incontrano personalmente con i sacerdoti per la direzione spirituale, per conoscere meglio se stessi e fare chiarezza sulle proprie motivazioni.
Il cammino della comunità vocazionale è strutturato lungo due anni. Il primo anno di comunità, per i giovani che hanno già terminato gli studi superiori, è abitualmente trascorso frequentando il corso propedeutico e sostenendone gli esami. Nel secondo anno di comunità si accede allo Studio Teologico Interdiocesano, frequentando i corsi del I anno di teologia e sostenendone gli esami.
Dopo due anni di permanenza nella comunità, il giovane, che ne faccia richiesta, se viene giudicato idoneo dai superiori, passa alla comunità teologica per frequentare il II anno di teologia.
In questo percorso biennale, la comunità vocazionale è principalmente finalizzata a verificare i segni oggettivi di orientamento al presbiterato. Essa tiene conto, per la modellazione concreta del cammino dei giovani, dell'estensione degli adempimenti propedeutici, degli obblighi scolastici o civili, dell'opportunità che si attui subito o si rimandi il distacco da eventuali impegni di lavoro o da responsabilità familiari… Inoltre, è inserita nella vita della Chiesa particolare, partecipando alle esperienze ecclesiali più rilevanti e proponendosi quale luogo significativo di ricerca vocazionale. Infine, la comunità coinvolge in modo adeguato le famiglie e le parrocchie di origine dei giovani.
Gli educatori, che guidano la comunità, sono l’animatore-responsabile, che vive con i giovani, e il padre spirituale, che li incontra con una certa regolarità. Entrambi collaborano strettamente con il rettore del seminario.
La comunità oltre ad accogliere i giovani orientati al sacerdozio, offre anche momenti di ricerca vocazionale a giovani in atteggiamento di discernimento, come comunità di appoggio al loro cammino. Lo fa negli incontri mensili di spiritualità vissuti insieme (gruppo “Diaspora”), ospitandoli per il fine settimana (sabato sera e domenica) ed accogliendoli in incontri serali...
Insieme con la comunità teologica, la comunità vocazionale è centro di animazione della pastorale vocazionale giovanile con incontri nelle parrocchie in qualche sera settimanale o alla domenica. Ad essa sono invitati a far riferimento i sacerdoti, quando debbano far crescere e maturare vocazioni giovanili.
COMUNITÀ TEOLOGICA
Il seminario maggiore è una comunità educativa in cammino promossa dal vescovo per offrire, a chi è chiamato dal Signore al ministero presbiterale, l’esperienza formativa che il Signore ha riservato ai Dodici... È quindi, a suo modo, una continuazione nella Chiesa della comunità apostolica stretta intorno a Gesù, in ascolto della sua Parola, in cammino verso l’esperienza della Pasqua, in attesa del dono dello Spirito per la missione.
È un’esperienza originale di Chiesa: in esso il vescovo si rende presente attraverso il ministero del rettore e degli altri educatori, per la crescita spirituale, umana, teologica e pastorale dei seminaristi. I vari membri, riuniti dallo Spirito in un’unica fraternità, collaborano ciascuno secondo il proprio dono, alla crescita di tutti nella fede e nella carità, così da costituire una comunità compaginata da una profonda amicizia e carità, da poter essere considerata una vera famiglia che vive nella gioia.
Il seminario non è dunque solo un’istituzione funzionale all’acquisizione di competenze teologiche e pastorali o un luogo di coabitazione e di studio. Ben più profondamente esso è chiamato ad essere un’autentica scuola di santità in cui ciascuno, nella docilità allo Spirito e nell’imitazione del Signore, è stimolato a vivere in pienezza la chiamata ricevuta, con particolare attenzione ai santi e alle figure esemplari della propria Chiesa particolare. Ciò esige, sia a livello personale che comunitario, una qualificata e robusta proposta di vita spirituale, sostenuta da un consono clima interiore ed esteriore, dall’ascolto amorevole della Parola di Dio e dalla partecipazione viva alla liturgia, dallo studio teologico rigoroso, da un’intensa vita comunitaria e dal dialogo educativo assiduo e aperto. Tutta la vita del seminario, nei suoi vari aspetti, potrà così diventare efficace cammino di santità.
(dal Progetto formativo del Seminario Vescovile di Vittorio Veneto, pp. 9-10)