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“Eccomi”. Certamente è stata questa la parola chiave di venerdì scorso, 10 ottobre, nella S. Messa presieduta dal vescovo Riccardo, durante la quale ha ammesso tra i candidati al diaconato e al presbiterato per la nostra diocesi Rocco Paradiso.

L’”Eccomi” che si pronuncia al rito di ammissione è la prima manifestazione ufficiale davanti alla Chiesa del proprio cammino vocazionale. Il vescovo accoglie, così, il desiderio del seminarista di continuare a impegnarsi nel suo percorso invitandolo a viverlo secondo il Vangelo.

Rocco Paradiso, classe 1995, è originario della diocesi di Tricarico (Mt) dove ha vissuto fino a quando, per motivi di lavoro, si è trasferito dapprima a Treviso e poi nel coneglianese. Successivamente è entrato nella Comunità Vocazionale di Castello Roganzuolo, poi nella comunità teologica di Vittorio Veneto e ora sta continuando il suo cammino, al IV anno, presso il seminario di Treviso. Nel corso di questi anni ha svolto il suo servizio pastorale nelle unità pastorali San Fior e La Pieve.

La celebrazione è stata significativamente partecipata da molti che hanno conosciuto Rocco in varie realtà. Era presente un gruppo dalla sua diocesi di origine, oltre alla sua famiglia anche il vicario generale e il suo parroco. Numerosi erano anche i sacerdoti concelebranti, i giovani di ora_pieve e i chierichetti dell’unità pastorale pievigina che hanno prestato il loro servizio liturgico.

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Nel Vangelo proclamato, si è sentito un Gesù che, incontrando i discepoli nel loro lavoro quotidiano, apre loro la vita davanti a una promessa: quella di diventare ‘pescatori di uomini’. Così anche Rocco si è sentito visto e chiamato da Dio, interpellato da quella promessa che renderà la sua vita segno dell’amore di Dio.

Il vescovo durante la sua omelia ha posto l’accento sull’avverbio “subito” per indicare l’immediatezza e la spontaneità della risposta: un abbandono totale nel fidarsi al progetto di Gesù.

Questo “Eccomi” di Rocco sia motivo di ringraziamento al Signore e segno di speranza perché ancora tanti altri giovani della nostra diocesi possano ascoltare la chiamata che il Signore volge loro.

Tommaso Stefan

(da L'Azione n. 41 di domenica 19 ottobre 2025)

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