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Ma… è proprio vero che è meglio essere atei?! E se su quell’altare ci fosse un Dio diverso? Se sull’altare del mio cuore, un Altro Dio potesse essere adorato? E se al posto di questi idoli io potessi contemplare un altro volto? Magari il volto di quel Dio che Gesù ci ha mostrato nel Vangelo: il Dio davvero misericordioso… perché è il Dio vivo e vero! Anche Lui è un po’ esigente: ma non per se stesso, piuttosto lo è per te! Non disdegna le regole… anzi, te le dona per la tua felicità! Ma questa è la differenza: Lui è vivo e vero! E soprattutto gli piace la gioia. Lo conosceremo lungo il cammino della Scuola di Preghiera di quest’anno.

Gli piace la gioia, dicevamo. Sì, la gioia gli piace davvero tanto. Gli piace così tanto la gioia che di gioia sa riempire il cielo, tutto il cielo! Al punto che se ne rallegrano i suoi Angeli e tutti i Santi. E perché così tanta gioia? Cosa c’è che lo fa essere così contento? Ce lo dice Gesù: “così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione”. E poi ancora: “Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”. Eh… insomma… la cosa si fa complicata! Eppure è così.

  • Dio dice: “Il mio cuore è pieno di gioia quando un peccatore si converte, perché il peccatore è roba mia!” Lui ne è geloso, lo vuole tutto per sé. Appunto: come il pastore che cerca la pecora perduta… come la donna che cerca la moneta perdura… Dio è triste quando anche uno solo dei suoi figli si perde. E allora si mette a cercarlo, lo cerca, lo cerca ancora… Lo vuole a tutti i costi, perché è roba sua. Dice: “il peccatore, lo voglio a tutti i costi: è roba mia! Lascialo stare: lui è mio!”. Io sono “roba sua”. Io… peccatore… che spesso non voglio convertirmi, che il più delle volte non ne sono capace, o non ne ho voglia, perché mi pare di fare brutta figura e ho paura di essere considerato diverso da tutti gli altri… io sono roba sua. Il peccatore che c’è in me è roba sua. Quella cosa che Lui cerca… sono io! Sì, sono proprio io

  • Ma non gli basta. La sua gioia, quella unica gioia che può riempire il cielo, Lui non la tiene per sé, ma la vuole condividere con ciascuno di noi: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. “Ma come, Signore? Se il peccatore è cosa tua, sono affari tuoi se lui si converte o meno… non è un problema mio!”. Ma Lui non si arrende: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. “Non sono affari miei, Signore. La conversione di mio fratello è un problema tuo”. “Rallegrati anche tu con me… prendi parte alla gioia del tuo Signore! Se non sei contento con me, se la mia gioia non ti tocca dentro… come farò a stare sull’altare del tuo cuore?!”

Per la preghiera personale:

“Signore Gesù Cristo, donami di vedere il tuo volto. Donami di vedere in te il Dio vivo e vero”

“Signore Gesù, liberami dalla paura di non essere da te amato e perdonato. Rendimi la gioia del cielo, quella che tu doni a me come se fossi l’unico e ai miei fratelli perché siamo in te un unico corpo”

“Signore, abbi pietà di me, povero peccatore! Io sono tuo… il mio peccato è roba tua… tu mi stai cercando: donami di lasciarmi trovare da te”

“Signore Gesù Cristo, aiutami a rallegrarmi con te. Rendimi partecipe della tua gioia, della tua allegria per i miei fratelli… che tu perdoni e ami, così come perdoni e ami me”

“Signore, sull’altare del mio cuore, sopra i frammenti degli idoli, donami di adorare te, il Dio vivo e vero”

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