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Mc 10, 17-30

Quello di questa domenica è proprio  un vangelo vocazionale! Un tale corre incontro a Gesù con entusiasmo, gli si getta alle ginocchia, gli fa una domanda da cento milioni di dollari: “Maestro buono, cosa devo fare per avere la vita eterna? Cosa posso fare per ottenere quella vita piena che da sempre cerco?”. Una scena bellissima, da filmare e rivedere cento volte al rallenty, perché lì dentro – nel cuore di quel giovane – ci stiamo tutti, ma proprio tutti, con la nostra sete di felicità e di pienezza che ci abita e con le domande più profonde …

Ma poi qualcosa si blocca, l’inquadratura finale dai toni smorti e grigi e il primo piano su quel volto ormai rattristato, ci fanno capire che non c’è lieto fine in questa storia. Perché mai? Cos’è successo?

Rewind. Gesù gli dice: “Quella vita che cerchi è dietro a me, la avrai se mi segui. Quel tesoro che brami sono io, il tuo cuore è troppo assetato di gioia e bellezza per saziarsi di oro e argento. Quella roba luccica, ma con me c’è di più: cento volte tanto, e la vita eterna nel mondo che verrà e non finirà!”.

A noi il compito di cambiare il finale di questa storia. A noi, i ricchi assetati di oggi, far sì che non restiamo a bocca asciutta per colpa dei nostri gretti attaccamenti che ci tengono schiavo il cuore…  

Vi sono cento buoni motivi per dire di sì. Comincia dal primo.

Signore Gesù,

che hai chiamato chi hai voluto,

chiama molti di noi

a lavorare per Te,

a lavorare con Te.

Tu, che hai illuminato con la tua parola

quelli che hai chiamati

e li hai sostenuti nelle difficoItà,

illuminaci con il dono della fede in te.

E se chiami qualcuno di noi,

per consacrarlo tutto a Te,

il tuo amore riscaldi questa vocazione

fin dal suo nascere

e la faccia crescere e perseverare

sino alla fine.

Amen.

 

San Giovanni Paolo II

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