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“In quel tempo, e precisamente nel 1913-14 venne eretta la Grotta di Lourdes con massi di roccia che i chierici, di ritorno dal quotidiano passeggio, portavano in Seminario dai colli vicini. Con questo nobile gesto i chierici intendevano porsi sotto la protezione di Maria, come se presentissero l’urgenza di un grande soccorso” (Pino Zangiacomi, Storia del Seminario, TipSe 1954, p.123).

1913-1914. Esattamente 100 anni fa gli educatori (prorettore era mons. Domenico Visintin) e gli studenti di Teologia ebbero l’idea di costruire nei cortili - ora parcheggio - del Seminario una copia della Grotta di Lourdes. E si misero all’opera essi stessi.

Con massi di roccia dei colli vicini. Durante le quotidiane passeggiate, nei dintorni del Seminario e tra le colline che fanno corona a Vittorio Veneto, portarono a casa una serie di massi che servirono a ricreare la classica fisionomia della grotta dove la Vergine apparve a Bernadette nel 1858 e la cui devozione ormai si diffondeva in Europa e in Italia. A completare la grotta arrivò in dono anche la statua della Madonna.

Un grande soccorso. Quanti ragazzi, quanti giovani, quanti preti hanno sostato in questi anni davanti alla grotta! Quanti avranno chiesto il soccorso e l’intercessione della Vergine Maria. Poco dopo la costruzione della grotta scoppiò la Grande Guerra: chissà quali sentimenti avranno affidato a Maria i giovani chierici o gli educatori del Seminario che sono dovuti partire per il fronte; chissà cosa le avranno affidato quelli che qui sono rimasti o tutte quelle persone che di qui sono passate. E poi ancora negli anni successivi: quante scelte o quanti momenti di fatica sono diventati richiesta di aiuto o di sostegno davanti a questa grotta. E la storia continua…

Sotto la protezione di Maria. Davanti alla grotta, infatti, gli educatori e i seminaristi si ritrovano ogni sera durante il mese di maggio per la recita del Rosario e, solennemente, ogni anno l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes. In questa occasione essi rinnovano inoltre un altro legame del Seminario con la Madre di Dio. Dal 1943 (sempre in tempo di guerra…) educatori, ragazzi e giovani ripetono l’Atto di affidamento al Cuore Immacolato di Maria.

Anche martedì prossimo, 11 febbraio, dopo la S. Messa delle ore 18,00 presieduta dal nostro vicario generale don Martino Zagonel, si svolgerà la processione dalla Cappella del Seminario alla grotta e il rinnovo di questo gesto. A Maria vogliamo chiedere - come dice il testo pronunciato per la prima volta nel 1943 - “di esserci madre e maestra affinché in lei possiamo conoscere meglio la volontà del suo Figlio Gesù, e con lei possiamo compiere sempre ciò che a lui piace”.

E siamo certi che questa nostra preghiera sarà accompagnata dall’affetto che tutta la chiesa diocesana vive per il suo Seminario e per i giovani che il Signore chiama ad essere pastori del suo popolo.

don Paolo Astolfo

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