• FacebookLogo
  • Instagram
 

Farfalla-Charaxes-jasius1

Dagli Atti degli Apostoli

1Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. 3E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». 5Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! 6Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno. 8Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco. 9Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda. 10C’era a Damasco un discepolo di nome Anania. Il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». 11E il Signore a lui: «Su, va’ nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando 12e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». 13Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest’uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. 14Inoltre, qui egli ha l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». 15Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d’Israele; 16e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». 17Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo». 18E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato, 19poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio. 21E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».

Lo stupore e la meraviglia che abbiamo cantato nel ritornello iniziale della nostra preghiera, è lo stesso stupore che ha colto la gente che ascoltava Paolo nella sinagoga di Damasco.

V21. Tutti quelli che ascoltavano si meravigliavano

Perché si meravigliano? La storia di paolo, la sua vicenda, suscita meraviglia in chi gli sta vicino…perché?

Perché cambia, si trasforma, rimane sempre paolo, ma si comporta, pensa e agisce in modo diverso…non è lui? (v 21)

Come cambia Paolo?

-         Lui autorizzato a condurre in catene i cristiani, ora annuncia che Gesù è il figlio di Dio

V 1-2, v 13-14, v20

-         Lui sicuro di se a tal punto di farsi affidare un compito importante dal sommo sacerdote, ora non vede per tre giorni, e rimane cieco, v1 e v9

-         Lui che non conosceva il Cristo (chi sei, o signore?), ora lo annuncia come figlio di Dio (v20)

Il suo cambiamento è un vero e proprio cambio di direzione, di rotta, di strada, di Via.

Lui stava andando a damasco per distruggere la Via di nome Gesù, pensando di fare il bene per la sua comunità religiosa, ora lo annuncia, e anche lui prende questa Via che è Gesù.

Cambia dunque rotta, strada, cammino. E il cambiamento nella vita di una persona è importante. La capacità di cambiare è contro …

-         Ogni fatalismo: vada come deve andare, io mi adatto

-         Rassegnazione: non c’è più niente da fare, rassegniamoci

-         Paura del futuro: difendiamo il difendibile, salviamo il salvabile e gli altri si arrangino, io penso a me stesso

-         Disperazione : fonte di ogni tristezza più profonda e di ogni vuoto interiore che uccide dentro.

È bello dunque lasciarsi meravigliare, è bella la meraviglia davanti alle opere che Dio compie.

E tutto è partito da un cambiamento…

Come si cambia, come si può cambiare? “Più porcherie vedevo nella società e più avevo voglia di cambiare il mondo. Ben presto mi accorsi che sarebbe stato impossibile senza cambiare me stesso. Se cambio io, il mondo cambia” (Olivero)

Si cambia cioè con le scelte piccole e grandi di ogni giorno.

Paolo ha cambiato modo di agire, ha modificato le sue scelte di vita fondamentali e di conseguenze anche quelle più piccole e quotidiane.

Se non è così il cambiamento di vita rischia di essere solo una novità esteriore, che ci porterà a ricercare sempre cose nuove, l’ultima novità, e di novità in novità la nostra ricerca non avrà mai una meta e ci perderemo nel labirinto delle novità.

Il cambiamento di paolo e di chi segue Gesù provoca una novità di vita interiore, profonda. È la novità dei santi che cambiano vita: vedi san francesco, sant’agostino e altri…

Questo cambiamento lo possiamo anche chiamare con il suo nome, e cioè conversione, e la conversione è fatta di scelte.

Scelte che possono suscitare meraviglia, in chi ci sta vicino come in chi ci guarda da lontano, come per paolo. Davvero le scelte di vita di un cristiano  possono sembrare assurde, inverosimili, fuori dal buon senso e dalla logica. Fuori di testa!

Credere nella conversione vuol dire …

-          fare scelte assurde, essere capaci di non conformarsi alla mentalità comune.

-         essere capaci di pensare, ragionare in modo diverso, capaci di amare Dio e di lasciarsi Amare, quando la logica ti direbbe il contrario.

È bello dunque scegliere di camminare sulla Via che è Gesù, nonostante ci siano innumerevoli altre vie che mi porterebbero da un’altra parte…

La quaresima che stiamo vivendo è un tempo di conversione, di cambiamento di rotta, di direzione. Tempo di scelte fuori di testa!

Cosa fa fare scelte così assurde, come è successo a paolo? Perché è andato fuori di testa?

L’Amore, proprio l’amore, un amore incontrato in Gesù Cristo: io sono Gesù…

Paolo ha fatto scelte fuori di testa, ma dentro il cuore, dentro l’amore, ricevuto in dono da Dio nell’incontro con il risorto . La scelta di vita di Paolo è fatta con amore e per amore.

Per meno di questo non ne valeva la pena.

La luce (v3) che avvolge paolo è l’amore di Cristo. In un altro passo della lettera ai Corinzi dirà che “l’amore di cristo ci possiede”, e il senso letterale è proprio quello di un amore che travolge e trascina via, che ti sposta, ti fa cambiare rotta…

Si tratta di quell’amore che ti circonda e non ti permette di andare da altre parti perché ti attira, ti affascina, ti conquista, ti seduce…

La luce che avvolge e circonda paolo è amore di dio che si mostra a lui in Gesù e che seduce il cuore di paolo e lo trascina, lo travolge in una relazione di amore con Dio che converte, che fa cambiare direzione e strada, che fa cambiare le scelte.

Un amore che seduce appunto…

Questo significa anche la parola seduzione, ….se ducere, condurre via da, separare da, distogliere da un cammino per portare su di un altro…

Una volta che il cuore è sedotto anche la volontà cambia, e la nostra volontà e la volontà di Dio possono allora battere all’unisono,  e ci accorgiamo che il cuore di Dio e il nostro battono allo stesso ritmo, e il cuore diventa davvero nuovo, si rinnova; davvero il Signore con il suo amore ci può dare un cuore nuovo.

Possiamo noi fare la stessa esperienza di seduzione da parte di Dio, quella che ha fatto Paolo?

Come oggi ci seduce il signore?

Nella sua presenza di Risorto, nell’amore del Cristo Risorto…

Lui c’è, si rende presente come ha fatto con Paolo e ci ama, nella grazia dello Spirito Santo che è Amore e che viene riversata nei nostri cuori in molti modi.

Il modo più sicuro e garantito è l’incontro con Gesù nei sacramenti: i sacramenti sono momenti della nostra vita in cui la luce di Gesù ci avvolge come ha fatto con Paolo

-         il battesimo ricevuto

-         l’eucaristia domenicale e feriale, che poi adoreremo nel tempo personale.

-         e da riscoprire la misericordia che riceviamo nel sacramento della riconciliazione, nella confessione e nel perdono dei peccati

Un’altra modalità con cui Gesù ci avvolge di luce è nelle persone che ci accostano, come quelli che conducono Paolo a damasco, e non sono cristiani…occhio! La luce può venire anche da dove non ce l’aspettiamo

E poi anche in coloro che ci guidano spiritualmente, vedi Anania, che ha tutte le sue paure, ma diventa strumento per la conversione di Paolo.

È bello dunque lasciarsi ancora oggi sedurre da Gesù.

Ma questo non toglie qualcosa alla mia libertà? Se Dio mi seduce non mi usa violenza? Non rischio di prendere decisioni che non corrispondono a ciò che voglio veramente?

Prima di Paolo così si esprime  il profeta Geremia: “Tu mi hai sedotto signore, e io mi sono lasciato sedurre”. Non dobbiamo dimenticare la seconda parte della frase.

Qui sta la nostra parte, lasciarsi sedurre, come ha fatto Geremia, come ha fatto anche Paolo

Qui sta la nostra responsabilità…qui sta la nostra libertà.

L’amore di Dio che ci seduce ci rende davvero liberi, perché non è la seduzione umana; la seduzione di Dio non ha sfumature di grigio, ha solo sfumature di luce; perchè non ha come obiettivo il dominio sull’altro, il possesso dell’altro, la sottomissione dell’altro…l’obiettivo di Dio è la vera libertà dell’uomo. La seduzione non è male in se stessa, ma se è solo umana è a rischio ambiguità.

Il primo dei romanzi dal titolo “50 sfumature di grigio” alla fine parla così di Ana dopo aver lasciato Christian:

“Taylor mi apre la portiera dell’auto e io salgo sul sedile posteriore, evitando di guardarlo. L’imbarazzo e la vergogna mi soffocano. Sono un fallimento totale. Speravo di trascinare Christian nella luce, ma il compito si è dimostrato superiore alle mie scarse capacità. Cerco disperatamente di tenere a bada le mie emozioni. Mentre imbocchiamo la Fourth Avenue, guardo fuori dal finestrino senza vedere, e l’enormità di quello che ho fatto mi sommerge a poco a poco.”

La seduzione umana molto spesso non libera, ma affligge e rende schiavi…

“Crollo sul letto, con le scarpe e tutto, e mi metto a urlare. È un dolore indescrivibile… fisico, mentale… metafisico… È ovunque, mi si infiltra nelle ossa. Una tragedia. Questa è una tragedia, e sono stata io a provocarla. Nel profondo di me stessa, un pensiero spontaneo e sgradito arriva dalla mia dea interiore, che ha un ghigno sul volto… il dolore fisico delle cinghiate non è niente, niente in confronto a questa devastazione. Mi raggomitolo, stringendo disperata il palloncino sgonfio e il fazzoletto di Taylor, e mi abbandono alla disperazione.”

Da chi preferiamo lasciarci sedurre: da ciò che ci schiavizza o da ciò che ci libera?

Anche Paolo obbedisce ai comandi di Gesù: alzati, va e ti sarà detto ciò che devi fare. Si lascia guidare, e condurre a Damasco, per mano. E poi si lascia guarire da Anania.

Ma lo fa fidandosi di Dio, liberamente, per amore, quell’amore che lo ha avvolto di luce. Nella libertà dice il suo sì, senza paura di perdere la libertà.

Ma d’altra parte che libertà è quella che si allontana dall’amore che ci ha creato, dall’amore che è all’origine della nostra vita, dall’amore di Dio?

In fondo a paolo come a ciascuno di noi viene richiesta la fede in questo amore di Dio, anche se non i vede per niente chiara la strada e la via.

Quante volte Dio ci conduce per mano e ci viene chiesto solo di lasciarsi guidare…dove vuole lui, sulla sua strada…

E non contro la nostra volontà, perché possiamo scegliere di lasciarci sedurre e amare da lui

Qui sta la nostra responsabilità nel cammino di conversione. Non è dunque solo un idealistico slancio di buoni propositi che poi rimane per aria e non fa camminare in avanti, ma ti costringe a rimanere fermo in uno stato di vita apparente, di felicità apparente.

La nostra responsabilità sta nelle scelte che compiamo sedotti dall’amore di Dio, condizionati da questo amore, liberamente non liberi di fare ciò che vogliamo perché siamo amati da Dio e lo amiamo.

Non fuggire via dall’amore di Dio, ma lasciarci contagiare, e compiere scelte di vita nuova, compiere passi sulla Via che è Gesù, tracciare una rotta sulla stella polare che è Gesù, senza paura di tracciare una rotta diversa da quella che avevamo già pensato o che altri ci hanno propinato, ma che rischia di essere una rotta, una strada senza amore, e quindi senza pienezza e senza bellezza.

Lasciamoci sedurre da ciò che è bello, vero, da ciò che è buono, che è bene, dal Bene che è dio per noi.

Anche se a volte può essere invisibile, non essere chiaro, tutto chiaro e limpido, lasciamoci trascinare via dall’Amore di Dio per noi, un amore che seduce, e quindi converte, e quindi cambia.

Questa è la bellezza dell’amore di Dio, la bellezza di un amore che ti cambia il cuore, la vita. La bellezza che finalmente si può vedere e ti illumina gli occhi del cuore e della mente e ti permette di vedere meglio le scelte da fare, i passi da compiere, la meta da raggiungere, la felicità che ci attende…

Share

Mondo S: Ultimi numeri

 
 
Back to top