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Mc 10, 46-52

Chi è cieco per davvero? Bartimeo, il barbone seduto ai margini della strada e della vita, che quando sente passare Gesù lo chiama pieno di fede, oppure la folla che subito lo sgrida, fa tacere le sue urla sconvenienti?

Chi è cieco sul serio? Quello che senza la vista degli occhi sa riconoscere il Messia e ha capito di chi può fidarsi o quello che pur vedendoci benissimo con le sue pupille non riesce a scorgere più in là del suo naso e vede solo se stesso, il proprio ego, i suoi capricci?

Non c’è dubbio che, come diceva Saint-Exupery nel Piccolo principe “non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”. Bartimeo era uno che col cuore ci vedeva benissimo, era capace di guardare nel profondo il proprio stato d’animo e di chiamare per nome ciò che lo abitava; era capace di distinguere con attenzione quelli che gli passavano accanto, se fossero buoni o cattivi, gente che voleva aiutarlo o che solo lo prendeva in giro; era uno che aveva allenato gli occhi del cuore per avvistare e accogliere il suo Salvatore, appena sarebbe arrivato.

Percepire, guardare, scorgere, intravedere, scrutare, adocchiare, avvistare, ravvisare. Ma forse gli mancava ancora qualcosa. Che qualcuno aprendogli anche gli occhi del corpo, lo rendesse capace di vedere la sua vita dall’alto, cioè concepirla come un progetto, come uno splendido disegno.

Forse ci manca questo, talvolta. Quegli ultimi “decimi” di fede da aggiungere alla nostra vista, magari già sana, robusta e perspicace. Quell’ultima manciata di diottrie che solo Gesù Cristo ci regala, e che ci fa percepire la nostra esistenza a colori, dove tutto ha il suo posto e il suo perché.

Sguardi così si possono solo invocare.

Donaci Signore,

occhi per vedere le necessità del mondo

e un cuore per amare l’universo che tu ami.

 

Donami un cuore di carne,

non un cuore di pietra,

per amare Dio e gli uomini;

donami il tuo stesso amore

per amare veramente,

dimentico di me stesso.

 

Donami la tua luce per riconoscere i tuoi segni.

Donami di conoscerti negli altri e di conoscere

in loro la tua voce e i tuoi desideri.

 

Signore, ho bisogno dei tuoi occhi:

dammi una fede viva.

Ho bisogno del tuo cuore:

dammi una carità a tutta forza.

 

Ho bisogno del tuo soffio.

dammi la tua sapienza,

per me e per la tua Chiesa.

Dammi la capacità di compiere pienamente

ciò che tu mi chiedi.

 

(L.J.Suenens)

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