Comunità Vocazionale
Samuele immagina di spiegare ad una sua compagna di scuola perché, dopo la maturità, ha scelto di entrare in Comunità vocazionale.
Cara Alice, ti scrivo questa lettera per cercare di spiegarti il perché della mia scelta. Da quando ti ho comunicato la mia decisione di entrare nella Comunità vocazionale del nostro Seminario, e ancora ricordo chiaramente il tuo volto pieno di sconcerto quella sera quando te lo comunicai, non sono mancate le volte in cui hai cercato di chiedermi spiegazioni, nel tentativo di fare breccia in questa decisione per te paradossale. Ti dico subito che se ciò che cerchi è una spiegazione razionale, la tua ricerca sarà vana, poiché io stesso non la vedo; scorgo però una ragione ancor più grande e profonda; che va oltre la nostra finitezza e che sconfina con il mistero della vita. Non ho preso carta e penna e mi sono messo a fare la lista dei pro e dei contro, ho sentito la Sua chiamata e ho deciso di scegliere Lui, di sbilanciarmi verso di Lui; è la stessa cosa che fa un portiere di calcio durante un calcio di rigore. Il più delle volte egli ignora da che parte l'attaccante tirerà il pallone e allora decide di tuffarsi su un lato della porta, consapevole che il pallone potrebbe andare dall'altra parte, ma altresì certo che se dovesse arrivare da quella parte lui lo prenderà. Certo tu mi potresti dire "ma che cosa vuol dire sentire la chiamata d1 Dio? Un mio carissimo amico, una volta, me l'ha spiegata così: lo scegliere Gesù è un po' come quando ci innamoriamo; nessuno, nemmeno noi, riusciamo a spiegare perché scegliamo di amare una persona e non un'altra. Se penso al tuo caso mi viene da chiederti: perché tra tutti i ragazzi che hai conosciuto hai scelto proprio di innamorarti di lui? Quello che hai scelto certamente non sarà il più simpatico, il più forte o il più coraggioso tra tutti i ragazzi del mondo eppure tu, tra tutti, hai scelto lui. Entrambi abbiamo fatto una scelta che fatichiamo a spiegare e a comprendere, ma in cuor nostro abbiamo la certezza di aver fatto la scelta giusta, nonostante le difficoltà che ora possiamo incontrare. Perché ne siamo certi? Perché sia io che te vorremmo sempre essere nel luogo in cui c'è la persona che amiamo. Per concludere vorrei citarti un filosofo che abbiamo studiato un paio di anni fa a scuola, Aristotele. Affermava che tutte le scienze erano più necessarie della metafisica, ma allo stesso tempo nessuna le era superiore. Per me è stato lo stesso: tutte le altre scelte che avrei potuto fare sarebbero state migliori, umanamente parlando, ma nessuna sarebbe stata cosl bella, viva e libera. Con tutto il mio affetto, tuo Samuele.
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