«Credere, amare, sperare. Progettare itinerari di pastorale giovanile vocazionale»: è questo il tema del 45esimo Convegno Nazionale Vocazioni, tenutosi a Roma dal 3 al 5 gennaio 2025. Come ogni anno, l’Ufficio nazionale per la pastorale vocazionale ha proposto questo evento per approfondire la formazione degli animatori vocazionali di varie realtà ecclesiali. In particolare, questo convegno è stato organizzato in collaborazione con il Servizio nazionale per la pastorale giovanile che ha permesso di concentrare l’attenzione su adolescenti e giovani. È stata un’occasione per noi, giovani seminaristi, di sviluppare un interesse più profondo e un maggior coinvolgimento nella cura vocazionale, riconoscendo la necessità di investire forze ed energie per i ragazzi e i giovani che incontriamo nel nostro servizio. Siamo diventati più consapevoli dell’esigenza di creare percorsi che si mettano in ascolto del loro vissuto, sapendo far rete con le varie figure educative e cercando di vivere così la complessità del nostro tempo storico.
Durante queste giornate sono intervenuti padre Filippo Carlomagno, Antonia Chiara Scardicchio, padre Andrea Picciau e Ruggero Eugeni, professori ed esperti di pastorale vocazionale che hanno offerto criteri e letture della realtà che possano aiutare a sviluppare e accompagnare i semi di vocazione presenti in ogni persona e rendere possibile l’incontro con Cristo. Momento centrale è stato il pellegrinaggio giubilare vissuto sabato pomeriggio con il passaggio della Porta Santa di San Pietro: è stato un tempo di preghiera personale per ogni partecipante che ha permesso di affidare al Signore la propria vocazione e quella dei fratelli.
Abbiamo il desiderio che durante quest’anno santo possa crescere un vero atteggiamento vocazionale nella Chiesa che susciti segni di speranza per tutti.
Davide Antiga e Mattia Maset
(da L'Azione n°2 di domenica 12 gennaio 2025)