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20190407 V Quaresima C

Gv 8,1-11

Tutti giù per terra!

Tutti giù per terra! L’evangelista Giovanni ci dice che la donna “sorpresa in flagrante adulterio” era stata posta in mezzo al tempio in cui Gesù si trovava ad insegnare, tra coloro che lo stavano ascoltando; tuttavia ci fa pensare che essa fosse a terra. Gli insulti di coloro che l’accusavano, l’essere derisa e giudicata in pubblico, la vergogna per quanto aveva compiuto e le stava accadendo, l’insoddisfazione per la sua vita… tutto questo certamente le impediva di stare in piedi e di sostenere lo sguardo altrui. Davvero era per terra, fisicamente e moralmente.

Tutti giù per terra! Ecco allora che Gesù sembra cogliere l’invito della donna e anch’egli si china giù per terra. Quante interpretazioni sono state date a questo gesto! Si mette al livello di lei, intuendo che la abita il desiderio di un’altra possibilità, un profondo anelito di salvezza. Per questo va giù per terra e si mette a scrivere un’altra pagina per quella vita ormai compromessa agli occhi di tutti: non formula una condanna ma rende possibile una nuova vita. Come Dio che si era chinato su Adamo addormentato per formare e dare vita alla prima donna.

Tutti giù per terra! Questo strano girotondo continua: una dopo l’altra, all’invito di Gesù, le pietre preparate dagli scribi e dai farisei per lapidare la donna cadono anch’esse per terra. E con loro cadono le certezze o le presunzioni di coloro che la giudicavano e volevano condannarla. Rumori pesanti quanto i peccati che ciascuno di loro portava nel cuore (magari di nascosto!) e che Gesù porta alla luce esortando ad un serio esame di coscienza.

Tutti giù per terra! Vale anche per noi… Nessuno di noi è perfetto, nessuno di noi “è senza peccato”: neppure chi è chiamato ad una speciale consacrazione. Anzi, è proprio nell’esperienza di sentirsi raccolti da terra - nella propria miseria - e di ricevere uno sguardo di misericordia, una parola di speranza per il proprio futuro che può farsi strada in noi la forza e la fiducia di rispondere alla chiamata del Signore!

D’altronde, solo un Dio che è venuto “giù per terra” è affidabile nelle sue richieste, nella sua chiamata!
E solo chi è stato “giù per terra” può comprendere e mettersi a servizio dei fratelli che ancora sono o saranno “giù per terra”!

Allora...Tutti giù per terra!

Noi ti benediciamo, Dio onnipotente,
Signore del cielo e della terra,
per Gesù Cristo tuo Figlio venuto nel tuo nome:
egli è la mano che tendi ai peccatori,
la parola che ci salva,
la via che ci guida alla pace.
Tutti ci siamo allontanati da te,
ma tu stesso, o Dio nostro Padre,
ti sei fatto vicino ad ogni uomo;
con il sacrificio del tuo Cristo,
consegnato alla morte per noi,
ci riconduci al tuo amore,
perché anche noi ci doniamo ai nostri fratelli.
(dalla Preghiera eucaristica della Riconciliazione II)

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