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“Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte”. (Dt 6, 4-9)

L’esperto della Legge chiede a Gesù quale sia il fulcro, la parola “chiave di volta” sulla quale poggia, e senza la quale crolla, tutta l’esperienza di fede dei credenti in Dio. In altre parole, cosa sostiene le mie scelte da credente in modo da rendere preziosa, unica e bella per me, ma anche agli occhi di Dio e degli altri, la mia vita?
Abbiamo spesso bisogno di qualche sintesi efficace, di qualche riassunto che ci semplifichi la ricerca e ci faccia risparmiare tempo e fatica.
L’espressione che Gesù ci consegna, però, non è una semplificazione o una intuizione che superi parole bibliche polverose e stantie. Riprende piuttosto quella che era la preghiera quotidiana degli ebrei, mostrando che essa raccoglie proprio le caratteristiche essenziali senza le quali nessuno può dire di aver costruito una vita felice: è l’amore per Dio.
Si tratta di un promemoria giornaliero, una specie di matrice di atteggiamenti, pensieri e scelte, che ci fa agire da credenti. Sembra un’esagerazione, ma è l’esagerazione dell’amore ben espressa in quella ripetizione ritmica: “tutto-il-tuo…, tutto-il-tuo…, tutto-il-tuo…” che pare un cuore che batte!
La parola del Deuteronomio, a cui Gesù fa riferimento, parla infatti di un amore per Dio che dona vitalità alla vita familiare e affettiva, quando si è a casa o in viaggio, mentre si dialoga con gli altri, al mattino appena svegli e alla sera prima di addormentarsi. Il Signore poi la completa con un altro versetto dal libro del Levitico a sottolineare come la relazione con Dio e con gli altri sia ciò che cementifica scelte costruttive e solide. Questa Parola di Dio, pregata, ci accompagna lì dove siamo e ci ricorda che siamo chiamati ogni giorno ad essere persone amate, che rispondono all’amore di Dio con il dono di tutto noi stessi. Certo, “che l’amore sia tutto è tutto quello che sappiamo dell’amore” (E. Dickinson), ma vogliamo finalmente costruire “fissati” all’Amore per Dio?


Fa' che ti amiamo e ci amiamo

Padre, sia fatta la tua volontà, affinché ti amiamo
con tutto il cuore sempre pensando a te;
con tutta l'anima, sempre desiderando te;
con tutta la mente,orientando a te ogni nostra intenzione;
con tutte le forze, spendendo ogni nostra energia dell'anima e del corpo
a servizio del tuo amore e non per altro.
Donaci, o Padre,
di amare il prossimo come noi stessi,
cercando di condurre tutti al tuo amore,
godendo dei beni altrui come dei nostri,
aiutando gli altri a sopportare i mali
e non recando offesa a nessuno.

San Francesco d'Assisi (1182-1226)

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