• FacebookLogo
  • Instagram
 

Le persone invitate alle nozze non si curarono dell’invito, non si presero cura dell’invito, perché come ogni invito anche quello che si riceve da Gesù ha bisogno di cura, fatta di accoglienza, apertura del cuore, custodia, meditazione e risposta convinta.

L’invito non viene curato dalle persone indicate nel vangelo perché avevano davanti agli occhi solo i campi da lavorare, solo spazi da riempire e cose da avere, lasciando così il cuore intrappolato e legato a corti orizzonti; le persone invitate erano stordite e affannate dai propri affari, dalle preoccupazioni, dai pensieri che impediscono di vedere con lungimiranza oltre il proprio naso.

L’invito alle nozze, la chiamata a seguire lo sposo che è Gesù non manca, ma sono i destinatari che non se ne curano, perché ritengono più importanti campi e affari. Ma cosa c’è di più importante dell’invito alla gioia che solo Dio può donare al cuore dell’uomo?

C’è però un altro rischio che ci fa intravedere il vangelo: la mancanza di servi che vanno ai crocicchi delle strade per portare l’invito. Vuoi vedere che nonostante molti siano gli invitati perché molta è la messe, in realtà pochi sono gli eletti perché mancano servi in azione?

I servi sono indispensabili per l’invito: persone concrete e reali come strumenti per raggiungere il cuore delle persone, che altrimenti rischiano di aspettare l’invito del Signore direttamente dal cielo o cercandolo continuamente in strane e esotiche esperienze spirituali.

Non possiamo accontentarci che pochi siano gli eletti!

 

Io so bene, o Vergine piena di grazia,
che a Nazaret tu sei vissuta poveramente,
senza chiedere nulla di più.
Né estasi, né miracoli, né altri fatti straordinari
abbellirono la tua vita, o Regina degli eletti.
Il numero degli umili, dei «piccoli»,
è assai grande sulla terra: essi possono
alzare gli occhi verso di te senza alcun timore.
Tu sei la madre incomparabile che cammina
con loro per la strada comune,
per guidarli al cielo.
O Madre diletta, in questo duro esilio
io voglio vivere sempre con te
e seguirti ogni giorno.
Mi tuffo rapita
nella tua contemplazione e scopro
gli abissi di amore del tuo cuore.
Tutti i miei timori svaniscono
sotto il tuo sguardo materno
che mi insegna a piangere e a gioire

Santa Teresa del Bambino Gesù

Share

Mondo S: Ultimi numeri

 
 
Back to top