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20190922 XXV Tempo Ordinario C

 

Lc 16,1-13 (lett. breve 16,10-13)

O Dio o la ricchezza! O Dio o la salute! O Dio o lo sport! O Dio o il successo! O Dio o…

Non c’è spazio per le vie di mezzo! Tantomeno per i compromessi! Il Vangelo di questa domenica parla chiaro. Gesù stesso è molto perentorio: “Non potete servire Dio e la ricchezza”.

Nella mia ricerca vocazionale (ma anche dopo aver pronunciato il mio “Sì” definitivo) non posso scendere al compromesso, non posso tenere i piedi su due staffe, non posso andare al ribasso.

Seguire, amare il Signore, con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le forze, senza distaccarsi da tutto il resto (siano ricchezze, siano persone, siano pensieri,…) è una pura illusione! Non ne siamo capaci. E il Signore è un Dio geloso ed esclusivo…

Sì, perché ci conosce bene e vuole che investiamo tutte le nostre forze verso l’unico amore, l’unica persona che ci rende liberi. Solo se siamo capaci di amare e deciderci per Lui, senza riserve e senza accomodamenti, saremo capaci di vivere un rapporto libero con la ricchezza e con tutte quelle passioni che, altrimenti, ci renderebbero loro schiavi.

L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore
e per salvare, in questo modo, la propria anima.
Le altre cose sulla terra sulla faccia della terra
sono create per l’uomo
affinché lo aiutino al raggiungimento del fine per cui è stato creato”.
(Sant’Ignazio di Loyola, “Principio e Fondamento” degli Esercizi Spirituali)

Preghiamo il Signore perché “ci renda indifferenti verso tutte le cose create […]
in modo da desiderare e scegliere
solo ciò che più ci porta al fine per cui siamo stati creati”.

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